Mondo del lavoro
tra stereotipi
e luoghi comuni
Episodio 3
Nella terza puntata del podcast Job Busters, Federica Mutti sfata il mito per cui se sei donna non puoi essere leader mostrandoci esempi vincenti di leadership al femminile.
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Se sei donna
non puoi essere leader.
Le classifiche sembrano confermare quanto la leadership femminile sia ancora poco premiata: su circa 200 Paesi, solo 20 sono guidati da Capi di Stato donne.
Eppure, le donne ai vertici
sono sempre più numerose.
Un esempio?
DONNE CHE
CAMBIANO LA STORIA.
Dalle donne premier di Bangladesh, Finlandia, Nuova Zelanda… alla vicepresidente degli USA Kamala Harris, o alla presidente della EC Ursula von der Leyen.
Le donne al potere sono ovunque e svolgono le professioni più disparate: CEO, cantanti, conduttrici, stiliste, filantrope, attrici…
Le donne sono ottime leader!
PERCHé LE DONNE SONO LEADER MIGLIORI
La leadership è la capacità di influenzare gli altri per raggiungere obiettivi comuni.
Per ottenere ciò, un leader deve saper comunicare efficacemente, motivare gli altri, essere di supporto e garantire il benessere del team.
E forse, un valido aiuto potrebbe arrivare
proprio dalle aziende…
LA PARITÀ DI GENERE INIZIA
DALLA CULTURA AZIENDALE
Il Gender Gap riguarda la cultura della disuguaglianza.
Per vincerla bisogna iniziare a combatterla nei luoghi della quotidianità, come il posto di lavoro.
Tra l’altro, alle aziende conviene: chi rispetta l’equilibrio di genere ha una crescita del fatturato del +23%.
Insomma, a trarre beneficio dalla
Gender Equality non sono solo le donne,
ma anche gli uomini. Perché?
PERCHé L’ECONOMIA
DI GENERE CONVIENE
ANCHE AGLI UOMINI
Un minore Gender Gap sarebbe positivo per tutti.
A sostenerlo è l’International Monetary Fund, che spiega come l’aumento dell’occupazione femminile darebbe un impulso alla crescita e porterebbe l’economia globale a un +35%.
Ma la situazione
in Italia, qual è?
GENDER GAP ITALIA
Dopo un anno di pandemia, c’è una buona notizia: nella classifica del World Economic Forum sulla parità di genere, l’Italia guadagna 13 posizioni, salendo al 63° posto su un totale di 156 Paesi.
Nonostante questo, però, resta tra i peggiori in Europa. In definitiva… c’è ancora molto lavoro da fare.
Ascolta il terzo episodio della nuova stagione di Job Busters e dicci la tua! Ti aspettiamo tra i commenti sui nostri canali social.